Sesta tappa

Da Voltino a Limone sul Garda

Da Voltino a Limone sul Garda

 

1° tratto. Voltino – monte Bestone (Segnavia N. 110)

Da Voltino (Q. 559 s.l.m.), si prende in salita per raggiungere Ustecchio, e da qui, sempre su strada asfaltata (segnavia N. 110), si raggiungono i complessi alberghieri “Pineta Campi – Le Balze” (Q. 660 s.l.m.). Il sentiero che bisogna imboccare inizia proprio di fianco all’ingresso al villaggio “Le Balze”, e, in decisa salita, rimonta il crinale ripido e spoglio di vegetazione, seguendo poi per un tratto la cresta (Segnavia N. 161). La cima del monte Bestone si raggiunge in circa 40 minuti e offre un panorama a 360 gradi. Attorno, soprattutto verso Limone, che si domina per intero, la vegetazione è molto rada, e questo contribuisce, data la forma appuntita, a far sembrare la vetta più alta dei suoi 917 metri. Siamo comunque in uno dei punti più elevati del sentiero Montagnoli e da qui possiamo ammirare buona parte della strada percorsa e il tratto conclusivo da compiere.  Per la discesa si offrono due possibilità: proseguire sulla ripida traccia che scende direttamente al passo tra la località Fornaci e la valle Pura (non indicato per chi soffre di vertigini), oppure fare a ritroso un breve tratto del sentiero già percorso, per scendere poi lungo la strada sterrata incontrata poco prima della cima; da qui si raggiunge la strada asfaltata e seguendo le segnalazioni con il segnavia N. 110, si percorre la valletta delle Fornaci e si perviene al passo. L’ultimo tratto di strada è immerso nella pineta, ma dal passo cambia radicalmente. Il paesaggio si fa infatti brullo e dirupato; per proseguire dobbiamo attraversare un profondo canalone: per quanto il passaggio sembri difficoltoso, in realtà, facendo attenzione a un paio di punti franosi, si riesce a procedere senza grandi difficoltà (mai come in questo caso sono necessarie calzature adeguate). Rimontato il versante opposto, l’ambiente muta nuovamente, a testimonianza della gran varietà di paesaggi e di nicchie climatiche che il Garda riserva. Ora è il pino silvestre a farla da padrone, ricoprendo con un ombrello verde il sentiero nei tratti battuti dal sole, mentre le vallette più riparate si presentano ricoperte da un bel bosco di faggi. Ai bordi del sentiero, alcune piazzole circolari ricoperte da zolle di terra nerastra ci segnalano i luoghi anticamente predisposti per la preparazione del carbone. Più avanti, la località Degà ospita un inatteso parco botanico, ove svettano alberi esotici divenuti ora monumentali. Proseguendo (segnavia N. 110), ad un certo punto la vegetazione arborea lascia il posto ad un’ampia radura. I ruderi di una antica cappella ed un edificio rustico con le pareti rivestite in legno, ci danno la conferma di essere giunti a Dalco, luogo d’alpeggio tuttora, in parte, utilizzato (Q. 844 s.l.m.).

La nostra escursione volge al termine; prima di iniziare la discesa conclusiva vale la pena di raggiungere il modesto rilievo che costeggia la valletta in direzione est, per ammirare per l’ultima volta il panorama sul lago dall’alto. Raggiunta poi la sommità della distesa erbosa, si tocca il passo che mette in comunicazione con la valle del Singol (Q. 880 s.l.m.). Da qui, un sentiero zigzagante (N. 102) ci permette di perdere rapidamente quota fino a raggiungere la mulattiera selciata di fondovalle. Un bar e le prime case in località Milanesa ci anticipano la strada che ci porterà al centro storico di Limone, nella stagione estiva affollato di turisti (segnavia N. 101). I suoi vicoli ed il porticciolo caratteristico chiuderanno degnamente l’impegnativa ma gratificante passeggiata, alla scoperta della natura e della storia del Garda, un concentrato straordinario di bellezze create in simbiosi dalla natura e dall’uomo. (Q. 67 s.l.m.; h. 2,30 – tot. da Voltino h. 4.00).

Copyright © Franco Ghitti

 

Torna all'inizio

Torna all'inizio

You are donating to : Greennature Foundation

How much would you like to donate?
$10 $20 $30
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...